La storia della Cripta

La Cripta, o Sacellum Infimum, è l’unica parte superstite della primitiva Chiesa costruita sul luogo del martirio di Santa Agnese. Vi si accede dalla Cappella di Santa Agnese (opera del Borromini) attraverso la scala posta sulla destra dell’Altare. È ritenuto il luogo dove fu uccisa la fanciulla Agnese; per questo è un luogo venerato dai fedeli di cui si ha notizia fino dal VII secolo.

La Cripta è articolata in tre ambienti ricavati dalle aule dello Stadio dell’imperatore Domiziano (inaugurato nell’86 d.C.); stadio ricalcato nella sua forma dalla attuale Piazza Navona. Nel 1653 il Borromini, subentrato nella direzione dei lavori della chiesa di Santa Agnese, dopo i dovuti accertamenti provvide ad un primo risanamento della Cripta, compromessa dall’umidità, problema tuttora presente. La Cripta è soggetta a frequenti allagamenti; per questo fu restaurata anche nel 1885.

Le pitture ispirate alla vita della Santa, oggi sono quasi completamente rovinate ed illeggibili, a causa dell’elevata umidità degli ambienti.